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Il programma antiviolenza “La Rete di Nicoletta” nasce nel 2018 riuscendo a mettere in rete tutte le principali Istituzioni del nostro territorio che, insieme al Centro Antiviolenza Artemisia, sono impegnate nel contrasto alla violenza contro donne e minorenni.
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La Rete di Nicoletta

Una rete che mette insieme tutte le principali istituzioni del territorio impegnate nel contrasto alla violenza contro donne e minorenni

Il programma antiviolenza “La Rete di Nicoletta” nasce nel 2018 riuscendo a mettere in rete tutte le principali Istituzioni del nostro territorio che, insieme al Centro Antiviolenza Artemisia, sono impegnati nel contrasto alla violenza contro donne e minorenni. Porta il nome di Nicoletta Livi Bacci, fondatrice e per molti anni Presidente dell’Associazione Artemisia, in onore del suo incessante impegno proprio per creare sinergie e collegamenti tra i diversi soggetti della rete. Il coinvolgimento dell’intera area metropolitana ha consentito, negli anni, l’apertura e il consolidamento di nuovi sportelli territoriali, di una casa di secondo livello per le situazioni di violenza a basso/medio rischio, un miglioramento nella gestione delle situazioni di emergenza, un rafforzamento dei percorsi di autonomia per le donne vittime di violenza. Sono state inoltre realizzate campagne di comunicazione e informazione sui servizi della rete e momenti formativi rivolti agli operatori. 

scheda progetto
Ente finanziatore: Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze
Partners: Società della Salute di Firenze (soggetto proponente), Comune di Firenze (soggetto attuatore), Società della Salute del Mugello, Società della Salute Zona Fiorentina Nord Ovest, Società della Salute Zona Fiorentina Sud Est
Periodo di riferimento: dal 2018 – in corso
Importo: € 75.000,00 (quota finanziamento Associazione Artemisia)
Destinatari: Donne e minorenni vittime di violenza domestica
Obiettivi: Potenziare i servizi antiviolenza della rete territoriale; creare una casa di secondo livello per accogliere donne, con o senza figli, in uscita da situazioni di violenza e residenti nell’area metropolitana; incrementare le competenze degli operatori della rete attraverso percorsi formativi specialistici.
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