Menu

Il Rotary Club Scandicci presenta il service “Percorsi di autonomia” per Artemisia

Lo scopo è realizzare fattivamente i percorsi di autonomia che sono caratterizzati da esigenze di riqualificazione professionale, spesso accompagnati da misure necessarie per creare le condizioni idonee a poter usufruire di queste opportunità.
Condividi

Il Rotary Club Scandicci presenta il service “Percorsi di autonomia”

Il Club accanto ad Artemisia: il Centro accoglie, protegge e accompagna donne, bambini e adolescenti vittime di violenza.

 

 

Al Park Palace Hotel di Firenze, il Rotary Club Scandicci ha presentato ufficialmente il service “Percorsi di autonomia”, progetto destinato a unire sensibilità sociale e visione rotariana e, soprattutto, rivolto a sostenere le attività di Artemisia Centro

 

Antiviolenza, associazione fiorentina che ha istituito un importante centro di ascolto anche nel territorio di Scandicci e che, da oltre trent’anni, accoglie, protegge e accompagna donne, bambini e adolescenti vittime di violenza.

Alla presenza dei numerosi soci, l’incontro si è aperto con l’intervento dell’assessora all’Istruzione del Comune di Scandicci, Fiorenza Poli, che ha sottolineato quanto sia urgente educare i giovani alla cultura del rispetto, ricordando che la prevenzione passa soprattutto dalla consapevolezza delle nuove generazioni.

 

La vera protagonista della serata è stata però Elena Baragli, presidente di Artemisia Centro Antiviolenza, che ha condotto l’incontro con passione e competenza, offrendo una testimonianza intensa sul lavoro quotidiano del Centro e guidato un dibattito vivace e partecipato con i soci presenti. Attraverso le sue parole, la complessità del tema è diventata concreta e vicina, restituendo la forza di un impegno che non è mai solo istituzionale, ma profondamente umano.

Proprio su questo terreno nasce “Percorsi di autonomia”: il progetto del Rotary Club Scandicci è dunque destinato alla realizzazione di percorsi di reinserimento socio-lavorativo delle donne vittime di violenza, ovvero, è dedicato a quella fase in cui è possibile, ma anche necessario, ricominciare a reintrodursi in società, trovare un lavoro per garantirsi l’indipendenza economica.

Il contributo di 2000 euro ha lo scopo di realizzare fattivamente i percorsi di autonomia che sono caratterizzati da esigenze di riqualificazione professionale, spesso accompagnati da misure necessarie per creare le condizioni idonee a poter usufruire di queste opportunità. Condizioni che passano, ad esempio, dalla gestione dei figli durante i corsi di formazione, come la collocazione negli asili nido: misure, dunque, di conciliazione vita/lavoro essenziali per garantire il supporto materiale e la serenità economica fondamentale per frequentare un corso e reinserirsi nel mondo del lavoro generando speranza per il futuro.

In un tempo in cui la cronaca ci consegna, purtroppo, storie quotidiane di sopraffazione, in cui la violenza contro la donna diventa – in modo distorto e inaccettabile – il tentativo di affermazione dell’identità dell’uomo/ carnefice, questo service assume, a nostro parere, un valore ancora più forte. È un gesto che dice con chiarezza da che parte vogliamo stare: dalla parte della libertà, del rispetto, della possibilità di ricominciare.

Come ricordava Charlotte Brontë, “Non sono un uccello; e nessuna rete mi imprigiona: sono un essere umano libero con una volontà indipendente”. E, con altrettanta forza, Virginia Woolf ammoniva: “Non c’è cancello, nessun lucchetto, nessun catenaccio che tu possa imporre alla libertà della mia mente.”

Parole che, a distanza di secoli, risuonano oggi come monito e promessa: la libertà e il rispetto sono la base di ogni relazione autentica.

Con “Percorsi di autonomia”, il Rotary Club Scandicci vuole dare concretezza a questa libertà’ e restituire a chi ha subito una qualsiasi forma di violenza non solo protezione, ma anche una reale possibilità di ripartire, di lavorare, di educare i propri figli in serenità.

Il Rotary non si limita a osservare i cambiamenti della società ma, come ha sottolineato il Presidente Andrea Nanni, sceglie di essere protagonista, contribuendo a costruire comunità in cui la dignità della persona viene prima di tutto e offrendo strumenti concreti di vita, non solo parole.

 

Di Francesca D’Este e Andrea Nanni

Ti potrebbe interessare anche
Panoramica privacy

Dati Personali trattati per le seguenti finalità e utilizzando i seguenti servizi:

Mailing list o newsletter

Dati Personali: cognome; email; nome

Modulo di contatto

Dati Personali: Codice Fiscale; cognome; email; indirizzo fisico; nome; numero di telefono; Partita IVA; professione; ragione sociale

Mailchimp

Dati Personali: cognome; email; nome

donorbox

Widget Mailchimp

Dati Personali: cognome; email; nome

Google Analytics

Dati Personali: Dati di utilizzo; Strumenti di Tracciamento

Google Fonts

Dati Personali: Dati di utilizzo; Strumenti di Tracciamento

Informazioni di contatto

 

Titolare del Trattamento dei Dati

Artemisia Centro Antiviolenza APS
Via del Mezzetta, 1/int. – 50135 Firenze
C.F.: 94036890484 - P.IVA: 06256910487

Responsabile della protezione dei dati personali (DPO): la Titolare ha nominato il Responsabile della Protezione Dati, contattabile all'indirizzo di posta elettronica: privacy@artemisiacentroantiviolenza.it

Indirizzo email del Titolare: info@associazioneartemisiacentroantiviolenza.it