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Centro anti violenza. Richieste d’aiuto in crescita: “Manca strategia politica”

I dati dei primi 9 mesi dell’anno di Artemisia: presi in carico 1.102 casi (+3,8%). La presidente Elena Baragli: "Interventi e fondi, troppa frammentazione".
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Centro anti violenza. Richieste d’aiuto in crescita:

“Manca strategia politica”

 

Le richieste di aiuto nei centri anti violenza sono in aumento. A denunciarlo, nella sua relazione annuale 2025 presentata ieri durante la giornata-studio “Ri-Uscire: dalla violenza economica all’autonomia”, è Artemisia, il centro antiviolenza che da 31 anni è al fianco delle donne e dei minori vittime di violenza.

Solo dal primo gennaio al 30 settembre sono state 1.102 (+3,8% sullo stesso periodo 2024) le persone che si sono rivolte ad Artemisia, fra adulte e adulti e minorenni, mentre l’anno scorso erano state 1.062.

È importante scorporare questi dati per comprendere la portata dei fenomeni. Il numero più alto è rappresentato dalle donne: sono 933 quelle che si sono presentate al centro antiviolenza, di cui 862 con violenza in atto. I numeri relativi ai minorenni vittime di abuso e maltrattamento parlano di 76 casi in totale. Ci sono poi 61 adulti che hanno subito violenza nell’infanzia e 32 uomini in percorsi di genitorialità (sono riservati a chi ha bisogno di aiuto nei rapporti con i figli).

 

Per quanto riguarda l’accoglienza, invece, nelle due case rifugio dell’associazione sono state ospitate 4 donne e 5 minorenni, nella casa di seconda accoglienza 2 donne e 3 minorenni, mentre nelle casa di semiautonomia una donna e 2 minorenni.

Entrando nel dettaglio dei numeri, tra le 862 donne con violenza in atto ad essere prevalente è la classe di età 30-49 anni, che rappresenta il 56,3% dei casi. Il 64,7% delle donne che si presentano è di nazionalità italiana, mentre il 35,3% è di origine straniera (Ue ed extra Ue).

Per quanto riguarda il tipo di violenza riscontrata fra chi si è rivolto al centro di Artemisia, il 56% subisce violenza fisico-psicologica, il 16% violenza psicologica, il 10% violenza economica, il 9% violenza sessuale e il 9% è vittima di stalking, mobbing o altro tipo di violenza. Tra gli autori delle violenze, ad essere prevalenti sono gli ex partner (il 25%) e i coniugi (il 24,3%).

 

Importanti sono anche i numeri dei minori, 76 in totale. Anche in questo caso la netta prevalenza è di italiani (il 71%), mentre gli stranieri Ue ed extra-Ue si attestano al 29%. In questo caso i giovani subiscono per il 25% incuria e trascuratezza, per il 21% maltrattamento psicologico, per il 20% violenza assistita (ovvero sono spettatori di maltrattamenti su figure di riferimento), per il 19,3% subiscono maltrattamento fisico, mentre il 12% è vittima di abuso sessuale. In questo caso gli autori prevalenti di violenze sono per il 36,7% i padri.

La serie storica conferma i dati in crescita: da febbraio 1995 a settembre scorso Artemisia ha accolto in totale 21.583 richieste di aiuto, con 16.150 donne in situazione di violenza, oltre 4mila minorenni vittime di maltrattamenti e abusi e 988 adulti che hanno subito violenza nell’infanzia.

 

“Al nostro centro arrivano tantissime richieste di aiuto, che riguardano i percorsi di uscita dalla violenza di donne e di minori – ha detto la presidente di Artemisia, Elena Baragli –. Sono tanti i progetti che mettiamo in campo, ma scontiamo una carenza di strategie politiche, oltre alla precarietà, che deriva dalla frammentazione degli interventi e dei finanziamenti”. Per quanto riguarda il tema della giornata, invece, Tania Berti, responsabile del servizio di reinserimento socio-lavorativo di Artemisia, spiega: “La violenza economica è insidiosa, ma molto comune. Questa giornata-studio cerca di trovare strategie efficaci per aiutare le vittime”.

 

Fonte LA NAZIONE, di Lorenzo Ottanelli, del 22 novembre 2025

https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/centro-anti-violenza-richieste-daiuto-c20b19dd

 

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